Lettera a Walter Veltroni
(Sulla caccia e gli avvelenamenti in Toscana)
Castiglion Fiorentino, 13/10/99
On.le Walter Veltroni
Segretario
Democratici di Sinistra
Via delle Botteghe Oscure
Roma
p.c. On.le Chiara Acciarini
Democratici di Sinistra
“Vita Animale”
Via delle Botteghe Oscure
Roma
Caro Veltroni,
le scrivo, accludendo una documentazione che ritengo importante. Il mondo cambia e bisogna capire le sue profonde trasformazioni. Spero che leggerà questa lettera con attenzione. Spero, almeno, che la legga qualcuno della sua segreteria, e che non sia un cacciatore. Sono un comunista della grande diaspora, ho militato per venti anni nel partito e sono tra coloro che fondarono le sezioni di Londra e di Amsterdam.
Ora sono un cane sciolto, libero, anche se ho continuato a votare per il PDS-DS. Ma sto cambiando idea e non voterò più. Capisco che è un momento difficile e ci sono problemi più importanti:, il Grande Ulivo, la bufala della KGB (Cossutta che parlava con i Russi: la scoperta dell’acqua tiepida), ma Lei sembra attento agli umori della base e sperò che seguirà con pazienza e con attenzione il mio ragionamento che si rivolge ad un futuro non lontano.
Non capisco il vostro accanimento, specialmente a livello locale, nel difendere la lobby perniciosa, nociva dei cacciatori. Lobby votata al declino, detestata, offesa, ma temuta. La difesa storica dei cacciatori da parte del partito, specialmente a livello locale, è offensiva, è un insulto alla compassione, alla decenza, all’umanità. L’ambiguità di avere nella stessa casa cacciatori e ambientalisti è una cosa che alla lunga pagherete e dimostra una profonda incoerenza. Le contraddizioni, prima o poi, esplodono o implodono e riducono le organizzazioni a pezzi.
Molti affermano che la lobby dei cacciatori e una lobby potente. Non sono d’accordo. Penso, invece, che sia una lobby declinante che vi aliena migliaia di voti e chi vi può seriamente danneggiare. Inoltre è, eticamente, una macchia sul tessuto di un partito. Le statistiche parlano chiaro: nel 1994 i cacciatori erano 1.300.000, nel 1997: 900.000, nel l999 sono diventati 880.000. Nella zona dove abito, ad alta intensità venatoria, il 30% in meno in dieci anni. Un declino inesorabile e costante che appare chiaro a tutti meno che ai politici e agli uomini del suo partito, ripeto, specialmente a livello locale.
Ma molti dicono: la lobby dei cacciatori è una lobby potente, ci sono anche le loro famiglie che votano. Rispondo: se i cacciatori declinano rapidamente, crescono, per esempio, i vegetariani che sono diventati 1.500.000: una cifra incredibile per l’Italia. E i vegetariani sono solo la punta dell’iceberg del cambiamento. Ci rifletta.
In Europa una nuova coscienza germoglia una nuova visione del mondo matura: il rispetto verso altre forme di vita. Quasi un Buddhismo laico, secolare, che guarda agli altri esseri senzienti con rispetto, con compassione, con simpatia. Nel Regno Unito si parla di sette milioni di vegetariani.
Il mondo cambia radicalmente. E se ci sono le famiglie dei cacciatori che votano, ci sono anche le famiglie dei vegetariani e di coloro che detestano la caccia, ma mangiano carne, che si esprimono democraticamente. Parliamo di una massa notevole di persone, se consideriamo che metà della popolazione italiana possiede un animale. La stragrande maggioranza di queste persone è contraria alla caccia. Penso che questo sia ovvio, lapalissiano.
Sono 43.500.000 gli animali che vivono in casa degli italiani, tra i quali 6.500.000 cani e 8.000.000 gatti. Alcuni animali appartengono ai cacciatori ma la maggioranza dei possessori di animali detesta i cacciatori. Consideri i giovani, i militanti dei gruppi ambientalisti: un agguerrito esercito di oppositori: Verdi, Legambiente, WWF, Lipu, Lega Anticaccia, Lega Antivivisezione, IFAW, Italia Nostra, Greenpeace….
Ma molti dicono: ci sono interessi economici notevoli dietro la lobby dei cacciatori e si riferiscono all’industria della caccia. Nel 1999: 6000 miliardi di fatturato, 1000 miliardi di fatturato nel 1994. 32.000 addetti. 1760 armerie eccetera…eccetera.. Un giro d’affari di 20.000 miliardi di lire del settore se si includono le spese di abbigliamento e gli accessori. La spesa pro capite per ciascun cacciatore per armarsi, camuffarsi da Rambo e massacrare conigli è di circa 5.000.000 di lire. Inoltre ci sono i vergognosi aiuti del CONI alla Federcaccia: 5 miliardi di lire, un autentico schifo, me lo lasci dire….
A questi risponderei: E’ la logica degli operai delle fabbriche americane, ove si assemblavano bombe al napalm. Quando la guerra in Vietnam stava per concludersi dissero: non è giusto, perdiamo il lavoro. E’ la logica delle grandi lobbies degli States che impediscono allo stato di metter fine alla nefasta vendita delle armi. E’ la logica di Charlton Heston: la logica della follia incontrollata. L’età della tecnica produce i suoi mutanti.
Come fa un partito come i DS a star dietro ad assurdità del genere?
La massa crescente di coloro che rispettano altre forme di vita è in continuo aumento. Prima o poi nascerà una lobby politicamente trasversale, che darà enormi fastidi al sistema burocratico – politico che difende o sopporta la caccia, anche perché esposto al continuo ricatto di organizzazioni arroganti e violente. Una lobby del genere può far nascere un Guazzaloca animalista che danneggerà oltremodo la furba omertà dei potentati di sinistra. La cecità della sinistra porterà ad una proliferazione incontrollata di Guazzaloca. La supponenza e l’idiozia dei suoi assessori indebolirà la sinistra.
Il mio caso è un esempio lampante. Legga la lettera che ho inviato agli assessori riguardo il barbaro avvelenamento degli animali in Toscana: atti immondi, denunciati da un cittadino che sfida una lercia, oscura, secolare omertà. Nessuno ha risposto, solo Vittorio Sgarbi che ha definito questi episodi vergognosi. E gliene sono infinitamente grato: sinistra o destra sono categorie insignificanti quando uno lotta contro la barbarie.
Alle mie lettere di denuncia sono seguite le ovvie provocazioni, riportate in prima pagina nell’articolo del Corriere di Arezzo, un giornale molto coraggioso, che sono conseguenza logica della denuncia, e lo scontro poteva facilmente degenerare in un fatto di sangue. Mi creda non sto esagerando.
Da parte delle istituzioni è seguito un silenzio totale e imbarazzante. L’assessore dell’ambiente di Castiglion Fiorentino non ha mormorato una sillaba: potevamo prenderci a fucilate, tagliarci la testa con un machete, ma lui stava a contare i voti di Castagnetti o quelli di Franceschini. Ma Forza Italia, Rifondazione, Legambiente, i Verdi, il Wwf, la Lega Antivivisezione si sono fatti vivi. A questo punto ho attivato la campagna internazionale promessa.
C’e una nuova visione delle cose che relegherà la caccia nella pattumiera della storia. Come è possibile che in un paese civile alle soglie del terzo millennio si debba ancora sottostare a leggi barbare, medioevali, oscurantiste: le conosce, Veltroni ?
L’articolo 842 del Codice Civile stabilisce che “Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l’esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno. Egli può sempre opporsi a chi non è munito della licenza rilasciata dall’autorità.
L’articolo 21 lettera f ) della legge quadro “fa divieto di sparare a distanza inferiore a centocinquanta metri con uso di fucile da caccia con canna ad anima (sic!) liscia, o da distanza corrispondente a meno di una volta e mezzo la gittata massima in caso di uso di altre armi, in direzione di immobili fabbricati e stabili adibiti in abitazione o a posto di lavoro…”
Le distanze minime che in esercizio di caccia (cioè con fucile carico) devono essere tenute sono 50 metri da strade e ferrovie, 100 metri da edifici adibiti ad abitazioni o luoghi di lavoro.
Le suddette distanze si intendono “di spalle”, cioè il cacciatore da tali distanze può anche sparare ma in direzione opposta a quella dove si trovano strade o edifici. Per sparare contro strade, ferrovie o edifici bisogna invece trovarsi ad una distanza non inferiore a metri 150.
Il cacciatore, inoltre, può cacciare anche su campi coltivati, a meno che non siano presenti apposite tabelle riportanti la scritta “coltura in atto, divieto di caccia fino al …”.
In termini semplici: un cacciatore che rispetta le distanze elencate, può sparare a cento metri da una casa, con le spalle rivolte verso la stessa abitazione, mentre nel giardino, aperto sul campo, bambini giocano sull’erba, la nonna fa la calza seduta su una sdraia, il padre sonnecchia beato dopo aver letto la Gazzetta dello Sport, i gatti sono nel campo e il cane abbaia, rischiando di essere impallinato. E se il padre dei bambini accennasse ad una minima protesta il disgraziato rischierebbe di essere sommerso da un torrente di insulti e si esporrebbe anche ad una probabile esecuzione sommaria. E’ capitato a me.
Se lo immagina un cacciatore che spara con i suoi piccoli nel giardino, Veltroni ? O che spara a cento metri dal giardino di D’Alema mentre Lulù, la cagna del Presidente del Consiglio abbaia e rischia di essere impallinata ? E’ l’Italia decantata da Prodi o una Repubblica delle Banane ?
L’articolo 15 comma 8 della legge quadro stabilisce che: ” l’esercizio venatorio è vietato a chiunque nei fondi chiusi da muro o da rete metallica o da altra effettiva chiusura di altezza non inferiore di almeno metri 1,50 e la larghezza di almeno 3 metri o da altra effettiva chiusura di altezza non inferiore a metri 1,20 o da corsi o specchi d’acqua perenni il cui letto abbia la profondità di almeno metri 1,50 e la larghezza di almeno metri 3.”
Lungimiranza dell’antico legislatore: un poverino, con un recinto di rete metallica alto un metro e senza corsi d’acqua o specchi d’acqua perenni, può vedere transitare nel suo giardino un manipolo di cacciatori armati come Rambo. Legge antica e saggia (che i DS difendono), ideata nel felice ventennio per creare un nuovo superuomo nicciano-marziale- all’amatriciana da lanciare alla conquista di un impero: un sogno degno di Alessandro il Macedone. Ma il guerriero italico, abilissimo nello spappolare merli, tordi, tortore, passeri, allodole e altre creaturine di 10-20 grammi, spietato e feroce verso lepri e conigli, si comportò differentemente (come Lei sa molto bene) sul campo dell’onore quando si confrontò con le truppe di Montgomery e degli altri generali alleati. Il massacro dei passeri non creò il guerriero spartano desiderato: i cacciatori-guerrieri si arresero in massa. Non siamo una nazione marziale: con le lepri e i “suoi” fringuelli toscani ci riesce a trionfare, con soldati veri ci risulta molto più difficile. Il regime crollò ma la legge medioevale, sostenuta dalla potente lobby dei cacciatori e dall’indifferenza e dall’omertà del popolo, rimase. Per il PCI quella legge infame andava bene: la Toscana e l’Emilia e Romagna erano regioni ad alta densità venatoria.
E voi che rappresentate “il nuovo” che fate, malgrado il decantato buonismo artistico-spirituale ? La legge mussoliniana la difendete con rabbia o con omertà a secondo dell’assessore che gestisce il potere locale. Il referendum andò vicino a chiudere questo capitolo, ma mancò per poco il quorum. Un vizio italico.
Ma qualcosa si delinea all’orizzonte. Si presenta, ora, un’occasione unica per cancellare questa legge barbarica: la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha condannato la legge francese che stabilisce libertà di caccia in tutti i terreni non recintati. Consideri che la Francia ha più cacciatori di noi. E anche se i paesi europei non sono obbligati a farlo, chiunque può impugnare la sentenza della Corte Europea rivolgendosi a Strasburgo. In Italia la Cassazione stabilisce che le sentenze di Strasburgo sono direttamente invocabili di fronte a un giudice nazionale. Questa possibilità non sfuggirà a persone attente, che attendono pazientemente il loro momento. E alcune hanno già contattato avvocati.
Per concludere: un grande partito deve cominciare a guardare animali e natura in maniera differente e fare scelte etiche, radicali, fondamentali. E deve avere le palle di farle. Deve trascendere le logiche limitate e distruttive dei pensatori dell’Arci-Caccia. Deve rischiare e perdere qualche voto per guadagnarne altri. Il pianeta ambientalista è in crescita incontenibile. E’ solo disorganizzato e frammentato.
Veltroni, qui non parliamo più di veri cacciatori, non parliamo del Dersù Urzula di Akira Kurosawa, ma di sadici che uccidono per il gusto di massacrare. Parliamo di “Mala Caccia”, di nefandezze commesse da torturatori capaci solo di scatenarsi davanti ad esseri inermi ed indifesi.
So quello che dico perchè ho avuto l’occasione di osservarli. Prima che io venissi a vivere nella casa ove abito, la casa restò vuota per un periodo, il proprietario aveva dodici tortore che avevano fatto nido nella vecchia facciata e vivevano beate in pace con il mondo. Esseri esilaranti, pacifici, stupendi. Un giorno un troglodita armato aprì il cancello, penetrò nel giardino e scaricò tutte le sue misere frustrazioni su quei poveri uccelli. Li massacrò tutti a fucilate. Quella volta il muro di omertà non resse e il brav’uomo, che esercitava la sua attività venatoria, come la chiamano i suoi assessori, fu identificato. Perché sorprendersi? Siamo una nazione con un’ appendice cavernicola armata che elargisce qualche voto alla sinistra. Quanti voti prendete da questi sadici massacratori di creaturine di 20 grammi? Io, su quei voti, sputerei, Veltroni, perchè offendono la mia umanità. Ci sono gli Arkan e i Seselji degli uomini e gli Arkan e i Seselji degli animali. Alla fine è lo stesso sadismo, che diventa legale perchè l’animale è secondo il codice civile “Res Nullius”.
Vorrei vederLa, Veltroni contemplare, con la sua sensibilità, questi bruti mentre cercano di snidare l’ultima, disperata lepre, dopo aver annientato ogni altra forma di vita. Immagini la povera bestia, braccata senza scampo, circondata da sette doppiette. La immagini, nel terreno davanti al suo giardino, proverebbe una vergogna inaudita nell’osservarli. Che direbbero i suoi figli? Pensano che sia giusto uccidere animali per sport, a “fini ludici”? E Lei che pensa nel profondo del suo cuore?
I miei piccoli guardavano inorriditi, ed io mi vergognavo della mia impotenza. Altro che portatori di tasso di emozionalità troppo elevata….. qualcosa di irreparabile stava accadendo. Ma qualcuno un giorno reagirà, come stavo per fare io, ed allora entrerete tutti in fibrillazione. Se ci scappa il morto reagirete, ed io penso che il morto non è lontano.
Come dicevo, gli animali sono considerati dal Codice Civile, Art. 923: “Res Nullius” mentre il feto acquista negli States personalità giuridica: questo antropocentrismo folle deve cambiare. Ma lentamente qualcosa si muove. Una nuova coscienza germoglia. Qualcosa nel terzo millennio sorgerà che demolirà l’antropocentrismo dominante. Questa nuova visione del mondo trascenderà la barbarie attuale. Lentamente il filo che si dipana da Gothama Buddha, dal Jainismo fino a noi, attraverso Pitagora, Plutarco, Porfirio, Ovidio, Seneca, Leonardo Da Vinci, Michel de Montaigne, Hume, Roussau, Voltaire, Tolstoj soffocherà la visione del mondo aristotelico- tomistica, ostile agli altri esseri senzienti. Il cristianesimo pagherà per la sua concezione limitata, per la sua inesistente compassione verso altre forme di vita (San Francesco era una mosca bianca). Schopenauer diceva, rivolto al Dio cristiano Jahvè, potevi dire una parola e non l’hai detta. Gli “automata” cartesiani e kantiani acquisteranno il loro diritti, non saranno più meccanismi senza anima, come li aveva concepiti l’Illuminismo. Forse l’albero di Heidegger non sarà più solo un oggetto per costruire tavole. La manipolazione infinità degli enti verrà drasticamente ridimensionata.
La punta dell’iceberg indica questo e sareste folli a non vederlo. Veltroni, mi ascolti, i cacciatori, sono un peso inutile, letale. Stanno diventando zavorra, e non ci vuole molto a capirlo. Rifletta sul loro numero declinante e lo zoccolo duro dei vegetariani in continua crescita. E questo nel paese del prosciutto di Parma e le mortadelle di Prodi…..
Rifletta seriamente. Un ultimo consiglio: lasci perdere i fringuelli…
Distinti saluti.
Paolo Ricci.