QUESTA LETTERA PUBBLICATA NEL NUMERO DI APRILE DI “LA VOCE DEI SENZA VOCE” (PERIODICO DELLA LEGA ANTIVIVISEZIONISTA LEAL), INDIRIZZATA A NICHI VENDOLA E A PIERLUIGI BERSANI, POTREBBE ESSERE DIRETTA A QUALSIASI POLITICO ITALIANO. LO SCRIVENTE L’HA INDIRIZZATA A SINISTRA PERCHÉ A SINISTRA VOTA, MA SI AUGURA CHE CHI LEGGE E VOTA PER IL CENTRO DESTRA INDIRIZZI UNA SIMILE LETTERA A COLORO CHE HANNO CON TUTTE LE LORO FORZE CERCATO DI ATTUARE L’EMENDAMENTO “CACCIA NO LIMITS” E HANNO VERGOGNOSAMENTE VOTATO A SUO FAVORE IL 21 APRILE 2010.
http://www.bighunter.it/Caccia/ParlamentoEuropeo/tabid/946/Default.aspx
http://www.politicambiente.it/?p=792
CHIARIAMO UNA COSA: STIAMO COMBATTENDO LA STESSA BATTAGLIA
AL SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO
PIERLUIGI BERSANI
PARTITO DEMOCRATICO
SEDE NAZIONALE
VIA SANT’ANDREA DELLE FRATTE,
16 00187 – ROMA
segr.bersani@partitodemocratico.it
A NICHI VENDOLA
PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PUGLIE
LUNGOMARE N. SAURO, 33
70121 – BARI
segreteria.presidente@regione.puglia.it
Il 24 aprile dell’anno scorso ho mandato una lettera a Dario Franceschini, allora segretario del suo partito. Una lettera simile l’ho scritta, in momenti successivi, a diversi segretari ed esponenti di spicco del suo partito e dei suoi ex partiti. Ho scritto a Massimo D’Alema, a Walter Veltroni, a Fabio Mussi, spiegando ogni volta che sono un vecchio militante che fa parte della diaspora della sinistra, quella che non trova più sponde.
Il 31 marzo di quest’anno, all’indomani delle elezioni regionali, leggendo i suoi commenti a proposito dei voti andati ai Grillo-boys ho pensato di scrivere anche a lei, onorevole Bersani. “I grillini sono
la cupio dissolvi della sinistra” è stato il suo commento a un giornalista, dimenticando, temo, alcune cose che noi elettori abbiamo invece abbastanza chiare. Una cosa che io ho chiara, per esempio, è
che non si possono condannare le istanze ‘settoriali’ che ispirano i movimenti, per esempio i movimenti animalisti, contrapponendole a una ipotetica ‘politica del bene generale’. A maggior ragione se questa
politica del ‘bene generale’ non riesce a esprimersi, tanto da far dubitare che non ci sia più, che non ci sia proprio: 2 milioni di voti in meno nel giro di cinque anni non le dicono niente? Ma andiamo con ordine. Facciamo un passo indietro e torniamo alla lettera che il 24 aprile 2009 ho scritto al suo predecessore e che qui le riassumo a grandi linee:
http://www.lasaggezzadichirone.org/site/?page_id=673
Caro Franceschini – scrivevo allora -… giorni fa incontrai una dirigente del PD e durante la cena le chiesi perché il suo partito sosteneva i cacciatori ignorando milioni persone che difendono il non umano. Le chiesi: se otto italiani su dieci detestano la caccia, perché la sostenete? La signora mi rispose: “Perché dicono – (disse proprio così: dicono) – che i cacciatori sono tutti di sinistra”. Io le risposi che quella dei cacciatori prevalentemente di sinistra era un’idea errata e le dissi che le avrei fatto avere dei dati che provavano l’opposto. Il documento glielo mandai e la signora ovviamente non rispose.
Spero che le cose vadano diversamente adesso. Spero che avrà la cortesia di leggere e di rispondere a quello che le scrivo con lo scopo di fugare l’idea malsana che i cacciatori siano prevalentemente di sinistra. Come elettore che ha sempre votato a sinistra credo di avere il diritto di cercare di farvi capire cose, che vi ostinate a non approfondire a vostro discapito. Punto primo: stare dalla parte di chi è più organizzato e ha più soldi non porta da nessuna parte. Il problema è etico: con quello che accade al nostro pianeta e al non umano (specie, animali, foreste, mari, fiumi, ecc… ecc) essere dalla parte dei cacciatori è ormai una cosa ignobile. E perdente. Punto secondo: una manciata di voti in Toscana e Umbria non vi ripagherà dall’orrore. Un fatto resta: l’idea che la caccia sia prevalentemente di “sinistra” è un grossolano errore. La discussione sulla caccia per voi è un tabù come i preservativi lo sono per la Chiesa. Ma i tempi cambiano e restare ancorati agli stereotipi è una sciatteria che non ci si può permettere
Franceschini si guardò bene dal rispondere (oggi ci sono politici che sui blog dialogano, altri invece no: e anche questo ha probabilmente a che fare con la perdita di consenso).
Bene, lei dirà: almeno non ci siamo macchiati dell’ignominia dell’emendamento “caccia-no-limits”, e cioè l’emendamento all’articolo 38 della Legge comunitaria, presentato nella seduta del Senato del 28 gennaio 2010 in base al quale la stagione venatoria verrebbe protratta all’inverosimile. Almeno quella vergogna ce la siamo risparmiata, lei dirà.
http://www.lasaggezzadichirone.org/site/?p=874
Ma non completamente. Infatti Cabras, Carloni, Chiti, Crisafulli, Marcenaro non erano presenti. Guido Galperti ha votato a favore, e Leddi e Marcucci si sono astenuti votando, in effetti, con la destra che sostiene la norma : “dai – i – fucili – ai – baby – e – ammazza – tutto – quello – che – si – muove – 24- ore – su – 24 – ovunque”.
Il 19 febbraio di quest’anno il quotidiano La Repubblica (non un gazzettino animalista) ha scritto che i vegetariani in Italia sono 7 milioni e che si pensa possano diventare 30 milioni entro il 2050. Io non credo che l’Italia sia il paese con più vegetariani d’Europa, penso che inglesi e i tedeschi ne abbiano un numero superiore. Penso però che nel nostro paese i vegetariani vadano da un minimo di 4 milioni a questo possibile tetto di 7 milioni, e che in ogni caso siano solo la punta dell’iceberg di coloro che rispettano i diritti
degli animali. O almeno gran parte del non umano. E ci metto anche la difesa dei fiumi e delle foreste. Senza contare i milioni di animali che vivono nelle case italiane. Per esempio, secondo dati Nielsen
(riportati dal New York Magazine) nel 2000 la popolazione canina nei principali paesi europei era così ripartita: Francia 7,9 milioni di cani; Gran Bretagna 6,5 milioni; Italia 6,1 milioni; Germania 5,0
milioni, Spagna 4,1 milioni. E senza contare il crescente sostegno economico che tramite il 5 per mille premia le associazioni per la protezione e il benessere degli animali, da sempre schierate contro le
doppiette e le leggi che le sostengono.
A riprova di quel che dico c’è anche un sondaggio della Ipsos realizzato per Enpa, Lav, Legambiente, Lipu e WWF Italia, intitolato Le opinioni degli italiani sulla caccia (gennaio-febbraio 2009). Il sondaggio ci informa che:
• I candidati perdono il 40% dei voti se si dichiarano “cacciatori”
• Il 79% dei cittadini considera l’attività venatoria una crudeltà da vietare
• Il 40% degli elettori alle regionali cambierebbe il suo voto se il candidato inizialmente prescelto proponesse regole a favore della caccia.
• L’80% vorrebbe vietare la caccia nei terreni privati senza l’autorizzazione del proprietario.
• L’84% darebbe la licenza di caccia solo a 21 anni con ritiro ai 70 (ora possono sparare anche i ciechi e i novantenni affetti da Alzheimer)
• Il 71% chiede di limitare la stagione venatoria a ottobre, novembre e dicembre.
• L’80% è contrario all’estensione del periodo venatorio
Ci sono altri dati sui quali sarebbe opportuno riflettere: i cacciatori calano vistosamente:– dal 1980 al 2006 hanno subito un calo di 936.44 unità. Nel 1980 erano 1.701.853; nel 2009, 670.000.
E mentre i cacciatori calano, i vegetariani crescono. Ecco come:
nel 2004 erano il 9,5% degli italiani, circa 5,5 milioni (Fonte: AC Nielsen, agosto 2004, campione 17.000 persone).
Nel 2006, applicando a questi dati un coefficiente di crescita fondato su basi storiche, l’Eurispes stimava che fossero diventati il 10,4% degli italiani, e cioè 6 milioni circa.
E con lo stesso metodo proiettava al 2010 il numero di 7 milioni in crescita fino ad arrivare a un potenziale di 30 milioni nel 2050.
Come ho già detto, questa crescita è opinabile. Ma le sembrano pochi, oggi, 5 milioni e passa di vegetariani? E quanti milioni saranno gli italiani che pur non essendo vegetariani, detestano caccia e vivisezione? Non le dice niente il fatto che libri come quello di Jonathan Safran Foer (Se niente importa, perché mangiamo animali?) diventano “casi” culturali in Italia come nel resto del mondo?
Non vi tenta mai il coraggio della giustizia? Giustizia, non pietà è dovuta agli animali, diceva Schopenhauer; e Leonardo: Verrà un giorno in cui uccidere un animale sarà considerato alla stessa stregua che uccidere un uomo. Quello che pochi illuminati avevano intuito in passato ora entra nella coscienza di milioni di persone. Ma voi lo avete avvertito? E se lo avete avvertito, perché non cercate di dare una risposta? Oppure gli dei vi hanno resi ciechi a tal punto che non riuscite neppure a vederlo?
Il mondo non è popolato da una sola specie, la nostra, ma da un’infinità di creature che respirano, sentono, amano, provano paura, dolore, angoscia. Che hanno memoria del male ricevuto, discernimento, riconoscenza. Forse vi vergognate di pensare che essi non sono “nostri” ma appartengono alla vita nello stesso modo in cui vi apparteniamo noi? Che vanno protetti da chi li considera merce, oggetti, macchine da soma, trastulli? Possibile che non capite che allontanate molti potenziali elettori ospitando nei vostri partiti minoranze di massacratori di animali?
Come si può predicare la giustizia ed essere amico di chi spara a esseri viventi indifesi? Non le capita mai, onorevole Bersani, di parlarne con l’amico Antonio di Pietro? Non le viene mai in mente di chiedergli come può una persona che si batte per la giustizia avere come passatempo lo spappolamento a fucilate di tortore, caprioli, cervi, cinghiali, pernici, germani reali, lepri, ecc..ecc..? Di Pietro dice che la caccia è un portato della tradizione? Ma allora perché abbiamo eliminato lo jus primae noctis? E perché non tenerci il delitto d’onore?
Nel marzo scorso, il gruppo di lavoro Bailador, del quale faccio parte, ha preparato e diffuso online un sondaggio sul mondo che ha a cuore il non umano e i sui rapporti con la politica
http://www.surveymonkey.com/s/RXKXZQL
ed ecco alcune risposte alle domande riguardanti la politica e il mondo che rispetta il non umano:
• Voti alle lezioni politiche? Si = 64,5% (come vede è una percentuale molto vicina a quella dei votanti effettivi alle recenti elezioni regionali).
• Tra coloro che non votano, l’81,5% dichiara di non votare perché non si sente rappresentato.
• La quasi totalità, e cioè il 96%, ritiene necessaria un’azione politica specifica per difendere il non umano.
• Il 54% si dichiara disposto a impegnarsi in una nuova organizzazione politica sensibile ai temi di cui stiamo parlando.
A proposito di animali e di caccia, la serata del 15 febbraio scorso, a Porta a Porta è stata particolarmente istruttiva. C’erano i Verdi e la Lipu ma non c’era la Lac (Lega per l’abolizione della caccia). C’erano i cacciatori e si intrasentivano sullo sfondo i tamburi di guerra dei fabbricanti d’armi.
E infatti, come ben sappiamo, sono loro che dettano i tempi della danza, non i massacratori di allodole
vestiti da Rambo che vi portano una manciata di voti e ve ne fanno perdere fiumane. Poi c’era una rappresentante del PD piena di comprensione per la tradizione venatoria, e infine Maurizio Gasparri,
che ci ha spiegato perché sta con coloro che sponsorizzano la caccia- no-limits.
E uno si domanda: “Ma come: un sondaggio ti informa che il 90% degli elettori è contrario all’emendamento infame e tu invece lo sostieni? Se lo fa Gasparri, pazienza. Ma com’è che deputati e deputate del suo partito sono così pieni di empatia per i cacciatori piuttosto che per i cacciati? E così, all’indomani del voto regionale del 2010, rivolgo anche a lei alcune domande che avrebbero bisogno di una risposta urgente.
Riassumendo: considerando che otto italiani su dieci vogliono abolire la caccia; e considerando che i vegetariani, zoccolo duro dell’animalismo, crescono esponenzialmente mentre i cacciatori calano, come mai sostenete i cacciatori e ignorate la massa di persone che hanno a cuore la sofferenza del non umano? E’ strategicamente intelligente perdere i loro voti? E’ etico? E’ giusto? Perché lo fate?
Paolo Ricci
www.lasaggezzadichirone.org
www.nothuman.org
www.ahimsa.it
23.04.2010
א
IL 21 APRILE HANNO VOTATO A FAVORE DEL CONTENIMENTO DI “CACCIA NO LIMITS” 349 DEPUTATI, 126 HANNO VOTATO CONTRO, 32 SI SONO ASTENUTI.
LA LEGA HA VOTATO COMPATTA – CON L’ECCEZIONE DELLA MARTINI – CONTRO IL CONTENIMENTO ED È STATA LA MASSIMA RESPONSABILE DEL TENTATIVO DI IMPORRE LA DEREGULATION DELLA CACCIA.
IN QUESTO VERGOGNOSO TENTATIVO LA LEGA E’ STATA ASSECONDATA DA UN ASSORTIMENTO DI POST FASCISTI – FINIANI E NON FINIANI – E PEONES BERLUSCONIANI, GUIDATI DA CARDIA, BERLATO, DAL SENATORE ORSI E DALL’IMMANCABILE GASPARRI.
QUESTO GRUPPO HA TENTATO IL COLPO DI FORZA. TRENTA PARLAMENTARI DEL PDL SI SONO SCHIERATI CON L’OPPOSIZIONE TRA CUI PRESTIGIACOMO, BRAMBILLA, BONDI, FRATTINI, NIRENSTEIN, LUNARI, PERINA, BONIVER, CECCACCI RUBINO IMPEDENDO COSÌ DI IMPORRE L’INFAMIA CHE CONDANNAVA ALLA MATTANZA INDISCRIMINATA LA FOLAGA, IL GERMANO REALE, LA PAVONCELLA, LA TORTORA, L’ALLODOLA, IL COLOMBACCIO, LA MARZAIOLA, LA GALLINELLA D’ACQUA E VARI TIPI DI MIGRATORI
SONDAGGIO SULLA CACCIA
EURISKO – ENPA
DICEMBRE 2004
1. Parliamo di caccia. Indichi quanto è d’accordo con le seguenti frasi.
1a. La caccia può costituire un pericolo anche per l’uomo.
• Sì 68,6%
• Molto 41%
• Abbastanza 27,6%
• No 23,2%
• Poco 9,9%
• Per niente 13,3%
• Non saprei/dipende 7,8%
• Non risponde 0,4%
1b. La caccia sottrae a tutti una parte del patrimonio naturale.
• Sì 71,3%
• Molto 46,9%
• Abbastanza 24,4%
• No 21,5%
• Poco 9,9%
• Per niente 11,5%
• Non saprei/dipende 6,8%
• Non risponde 0,4%
1c. I cacciatori uccidono gli animali per divertimento.
• Sì 64,7%
• Molto 40,6%
• Abbastanza 24,1%
• No 23%
• Poco 10,1%
• Per niente 12,9%
• Non saprei/dipende 11,5%
• Non risponde 0,8%
2. Lei è favorevole alla caccia?
• Sì 15,2%
• Molto 5,9%
• Abbastanza 9,3%
• No 74,1%
• Poco 10,9%
• Per niente 63,2%
• Sono indifferente 10,1%
• Non risponde 0,6%
3. E’ favorevole a un’ulteriore liberalizzazione della caccia che permetta l’aumento delle specie cacciabili, più tempo per l’apertura della caccia, più luoghi dove poter cacciare?
• Sì 9,8%
• Molto 4,3%
• Abbastanza 5,5%
• No 82,5%
• Poco 8,9%
• Per niente 73,6%
• Sono indifferente 5,7%
• Non risponde 2%
4. Se tali norme venissero approvate, andrebbe a votare in caso di
referendum per abrogarle? (base: maggiorenni)
• Sì 72,4%
• Certamente sì 58,5%
• Probabilmente sì 13,9%
• No 17%
• Certamente no 12,5%
• Probabilmente no 4,4%
• Non saprei/dipende 8,6%
• Non risponde 2,1%