Citati, “l’alleanza tradita tra l’uomo e gli animali” e l’intervista di Fini in sostegno della caccia

CITATI, “L’ALLEANZA TRADITA TRA L’UOMO E GLI ANIMALI” E L’INTERVISTA DI FINI IN SOSTEGNO ALLA CACCIA

Caro Fini,

sicuramente non leggerà questa lettera ma farebbe bene a farlo: è rivolta a Lei ma riguarda molti politici italiani. Sono un italiano che vive all’estero e le notizie in questa parte del mondo giungono spesso in ritardo. Sabato 15 dicembre ho letto, con una certa emozione, su Repubblica un articolo di Pietro Citati che parlava de “L’alleanza tradita tra l’uomo e gli animali” e subito dopo mi è pervenuto – via internet – un articolo apparso giovedì 6 dicembre sul Corriere della Sera che riportava una sua intervista nella quale, tra le altre cose, Lei affermava che “in Italia si spara a troppe poche specie” e che “i cacciatori sono trattati come cittadini di serie B e servono quindi norme che diano loro più diritti”.

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Anno del cane

Anno del Cane

Se dovessi cominciare con il periodo che mi ha più impressionato nell’anno del cane inglese, il 2006, comincerei con l’immagine dell’emerito professore Robert Winston che accusa gli inglesi di essere vigliacchi.
Il professore – che assomiglia stranamente a Sandro Ruotolo, il giornalista di “Anno Zero” di Santoro – spiega che si è commosso vedendo un sedicenne sostenere la lotta in difesa della vivisezione e che è uno scandalo che gli inglesi, anzi i britannici, non siano insorti contro gli animalisti. E ci informa che anche lui utilizza animali per la ricerca e che questi animaletti (che allegramente viviseziona) sono molto amati dalle sue assistenti e che nel laboratorio vivono due conigli, Marigold e Wilhelmina, coccolati ogni giorno dai molti collaboratori. In nuce: l’emerito professore esalta l’eroico ragazzino che ha sollevato da sotto i talloni del terrorismo animalista il vessillo dei macelli e dei massacri.
Sotto la pressione incessante dei media la pubblica opinione si muove verso una più ampia accettazione della sperimentazione animale. Laurie Pycroft, il sedicenne inglese che ha dato il via al movimento in difesa della pratica della vivisezione, diventa per molti una figura eroica degna di rispetto e di ammirazione.
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I Verdi, l’alleanza di sinistra e l’ostilità verso l’animalismo e l’ambiente

I VERDI, L’ALLEANZA DI SINISTRA E L’OSTILITA’ VERSO L’ANIMALISMO E L’AMBIENTE

Cari Verdi,

Sono un vostro lontano elettore. Vi voto in Inghilterra, dove vivo, e in Italia. Precedentemente avevo sempre
votato PCI, PDS e DS, ma quando ho visto che le amministrazioni locali non facevano nulla per i bocconi avvelenati in Toscana, anzi sembravano molto seccate perché rompevo le scatole ai cacciatori (lei non sa quanti voti portano i cacciatori! mi dicevano) ho smesso di votare per loro e ho sempre votato Verde.
Ho votato Verde, come faceva Montanelli con la DC, turandomi il naso, perché, ad essere sinceri, non mi convincete affatto. Però non appartengo a quell’“animalismo” che snobba i “verdi”, per la semplice ragione che penso che Pecoraro Scanio – piaccia o non piaccia – sia infinitamente preferibile a Mattioli che voleva aprire i parchi nazionali allo sterminio venatorio. Si sceglie il meno peggio. E in questi casi la differenza è a dir poco abissale. Ma molti non lo capiscono. Si. Voi non li convincete.

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L’anno del cinghiale 2007: l’animalismo nel Regno Unito

L’anno del cinghiale 2007: l’animalismo nel Regno Unito

Paolo Ricci

Nell’anno cinese del cinghiale, il 2007, quello che mi ha più colpito sono state due cose: l’attacco violentissimo verso la religione in generale, portato avanti da libri che sono diventati “best sellers” e la rivolta dei media verso coloro che cercano di sminuire il dramma del riscaldamento globale e quello che stiamo facendo al pianeta e agli altri esseri viventi come specie dominante. L’attacco al “monoteismo” e sarebbe meglio dire all’Oltremondo è stato di una inaudita portata.

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Perché volevo votare verde ma non ho potuto

Perché volevo votare verde ma non ho potuto

Non ho votato verde per una semplice ragione: vivo all’estero e nei Pizzastan del mondo la sinistra si è presentata solo con una lista “Prodi – L’Unione” e con quelle di Di Pietro e di Mastella.

I Verdi non erano presenti ma i post(?)fascisti, spronati dal geniale Tremaglia – che navigava gli oceani in cerca di voti – partecipavano con tre liste: quella dello stesso navigatore, quella della Mussolini e quella della Fiamma tricolore. Non essendo presenti i verdi ho votato Prodi con il risultato che ne è conseguito. Siamo stati noi, i pizza- boy dell’estero, i mandolini a far vincere L’Unione con i nostri 459.454 voti alla camera e 426.544 al senato. Dal Waziristan al Chicagostan i nostri voti hanno fatto vincere l’Unione.

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Dove va l’animalismo “radicale”?

Dove va l’animalismo “radicale”?
ANIMALISMO E SETTE GNOSTICO – MANICHEE

Indubbiamente c’è grande confusione sotto il cielo, ma una confusione positiva e negativa allo stesso tempo. Se dovessi descrivere le categorie del movimento animalista che mi vengono in mente penserei a queste: gli anarchici – liberazionisti – estinzionisti che lavorano sul piano della protesta fuori dalle istituzioni e non credono più nell’uomo e nella politica istituzionale, si ispirano al modello ALF e vedono nell’estinzione umana l’unica salvezza per la terra e per le altre specie. Fanno pensare al “blackblockismo” animalista.
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Lettera a Margherita Hack

MARGHERITA HACK DE ROSA
PROFESSORE EMERITO
SEDE DI SERVIZIO: DIPARTIMENTO DI ASTRONOMIA
FACOLTÀ: FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI DI TRIESTE

TEL:0403199253

E-MAIL:HACK@TS.ASTRO.IT

Cara Signora,

Le scrivo da un paese non tanto lontano, l’Inghilterra.

Avevo da poco letto la sua prefazione al testo di Roberto Marchesini “Il concetto di soglia. Una critica all’antropocentrismo”, ero in Italia e mentre visitavo una cittadina del Nord l’ho vista sorridente e abbracciata al suo bel gattone in un grande manifesto affisso per le elezioni regionali. Sono rimasto molto sorpreso. Ho guardato meglio e sono rimasto allibito: era un manifesto dei Comunisti Italiani. Mi sono chiesto: ma che fa la Signora Hack nel partito della Bellillo? Che fa tra le schiere di Diana cacciatrice? Che fa questa compassionevole signora a braccetto con il nume protettivo dei massacratori dei passeri e dei fringuelli? Avevo sentito della sua compassione verso gli altri viventi e sono rimasto sbigottito di saperla in compagnia di deputati come Cossutta, Diliberto, Rizzo, Franci, Marino e Sgobio che sono additati dalle liste animaliste come nemici degli animali.

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Assalto al Palazzo d’Inverno

ASSALTO AL PALAZZO D’INVERNO

15 settembre 2004

Il tumultuoso attacco al Parlamento della massa del proletariato rurale, la forza d’urto

dell’ alta borghesia, dell’aristocrazia terriera e dei nuovi ricchi è stato respinto dopo un’incredibile battaglia. Le teste rotte testimoniano la violenza della zuffa. Scorre sangue. Sono le 15,25 quando 10.000 (secondo la polizia) o 20.000 (secondo gli organizzatori) manifestanti assaltano il Parlamento e si confrontano con 500 poliziotti.

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The week of fire

THE WEEK OF FIRE
1 agosto 2004

25 Luglio

L’Inghilterra è investita da una tempesta mediatica, una di quelle follie che rigurgita con enorme regolarità il “gutter press”. Dopo averci devastato con le infedeltà di Beckham, i quotidiani inglesi stanno scendendo nell’abisso della banalità pallonara. La domanda epocale che la stampa si pone è: “Il Signor Erikson, allenatore della nazionale, ha copulato con una segretaria della federazione calcistica inglese?”. Mentre il mondo si macera per il dilemma e Nancy Dell’Oglio, compagna dell’allenatore, fugge e sviene in un albergo italiano per le dichiarazioni della segretaria copulante, un gentile signore americano la spara veramente grossa.

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Caccia alla volpe inglese e lobby politica trasversale italiana

Caccia alla volpe inglese e lobby politica trasversale italiana

Devo dire che le avevo viste tutte, ma osservare il serpentone di 400.000 persone, nella grande manifestazione pro-caccia, snodarsi per Londra mi aveva lasciato esterrefatto.

Dopo 14.000 anni dal Big Bang, dopo un milione d’anni dall’apparizione dell’Homo erectus, dopo 2.600 anni dalla predicazione di Gothama Buddha e del Mahavira Jaina, 821 anni dopo la nascita di Francesco d’Assisi, in un paese come l’Inghilterra – con una percentuale del 7% di vegetariani – una minoranza sparuta, che rappresenta lo 0,36% della nazione aveva organizzato una fiumana di popolo che marciava per difendere il diritto allo sterminio d’altri esseri viventi contro la stragrande maggioranza del paese che gli era profondamente avversa.

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