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Uscito film da “Il gesù clonato e l’anticristo vegetariano”

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Il rapporto fra Uomo, Dio e Natura nel film “Greenman” di Alessandro Zunino

È stato presentato oggi alla stampa il film Greenman, produzione indipendente girata a Genova, Torino e in Lunigiana, liberamente ispirato al romanzo di Paolo Ricci “Il gesù clonato e l’anticristo vegetariano” e con una spiccata impronta animalista e vegetariana. Il film – produzione Medea, Badapple – diretto e sceneggiato da Alessandro Zunino con la collaborazione di Massimo Tettamanti, affronta la tematica del rapporto tormentato uomo-Dio-natura, verrà proiettato all’interno di alcuni prossimi festival italiani e sarà disponibile prossimamente in dvd e sul web.

Greenman non è un film anticlericale, non è un film “anti”, termine che prevede una negazione. Piuttosto è un film contro. Contro gli integralismi, non solo religiosi, e gli effetti deleteri per l’uomo e la natura che questi comportano.
Greenman non è un film complesso, malgrado le tematiche affrontate. Si compone a quadri (anche realizzati per una facile distribuzione sulla rete) e i dialoghi sono, volutamente, spesso poco “naturalistici”, quasi enfatizzati. Ciò è stato possibile grazie allo splendido cast teatrale per buona parte di scuola genovese.
Diretto e fotografato dallo stesso Zunino e prodotto per Medea da Annapaola Pastorino vede il seguente cast principale:
Fabrizio Lo Presti, Marco Taddei, Oreste Valente, Lisa Galantini, Lazzaro Calcagno, Susanna Gozzetti, Jurij Ferrini, Federico Giani, Antonio Carlucci, Ilaria Amadasi, Diego Savastano, Paolo Maria Pilosio, Simona Guarino.

Una nuova filosofia di produzione
Una produzione indipendente per creare nuovi strumenti atti contrastare i costi del cinema “tradizionale”, proibitivi per i nuovi autori: gli artisti sono in prima linea nel progetto, lavorando spesso anche gratuitamente per progetti altrui, trovando poi altrettanta disponibilità per i propri.
Si crea così una sorta di “canale artistico” che permette di abbassare i costi mantenendo, allo stesso tempo, una buona qualità. L’istituzione di un cinema indipendente e di un nuovo circuito distributivo (il web) sorretto da sponsorizzazioni permetterà la nascita e la crescita di nuovi autori e di nuovi linguaggi. Greenman vuole dare il via a questo progetto.
E’ un inizio. Ideatore del progetto è Alessandro Zunino (Badapple), in collaborazione con Medea.
Medea Produzioni è nata per sperimentare forme nuove di produrre cinema. I nostri film sono realizzati con progetti low budget, con il coinvolgimento a 360 gradi, per amore e per passione, di attori e troupe nella realizzazione dell’opera cinematografica.
La mission:
Rappresentare il mondo nel rapporto spesso spietato con la natura e gli altri esseri viventi, umani e non umani. Puntare i riflettori su ciò che diamo per normale e scontato ma che in realtà non lo è, illuminare il lato oscuro e scoprire che, forse, un’altra realtà è praticabile.
Greenman ci ha conquistato da subito. Una storia geniale e provocatoria, proiettata in un prossimo futuro; uno scenario possibile, in cui divino e diabolico si intrecciano, i miracoli non sono più solo appannaggio di Dio, mentre il simbolo del Greenman, che rappresenta la forza della natura, scompare e riappare a segnare il destino di una umanità afflitta, alla ricerca del modo di sopravvivere a se stessa.

LA TRAMA
Tre generazioni di animalisti, Bartolo, Erminio e Willy sono i testimoni di strani eventi a cavallo tra il 2009 e il 2053.
2009. Bartolo, animalista soft, dopo una cena con il figlio Erminio e qualche amico, compie un gesto tanto tragico quanto emblematico: uccide 27 bracconieri dando vita a un movimento animalista cruento e risolutivo. Muore in carcere nel 2011.
2043. Uno strano cardinale annuncia la nascita, avvenuta nel 2011 del clone di Gesù.
Il nuovo Messia ha 32 anni è dovrà salvare con i propri miracoli quella società malata.
Il cardinale non farà però i conti con la controversa personalità di “quel” Gesù e con Mosul,
uno strano tormentato personaggio capace di compiere le stesse gesta del clone in nome di … nessuno.
Erminio, figlio di Bartolo e fino ad allora vissuto mestamente all’ombra delle gesta paterne, conosce Mosul e ne diventa amico e biografo.
2053. Willy, figlio di Erminio, racconta dal carcere, ad una strana donna, le gesta e la triste fine della sua famiglia e del Gesù clonato. Una sola presenza accompagna questo mezzo secolo di storia: il greenman.
Una scultura rappresentante il volto di un uomo con tratti vegetali, la figura archetipo legata al rapporto uomo-natura, che risveglia gli animi e compensa gli squilibri di una bilancia della vita troppo spesso a sfavore di molti e a favore di pochi.

05/05/2010 21:00:54
redazione@cittadigenova.com

Il biocentrismo “pirata” di capitan Watson ovvero il nuovo “animalismo”

• La logica, la razionalità “specista” la conosciamo: io che massacro esseri inermi con armi tecnologiche che provocano morti orrende sono nella legalità . Agisco nella legge. Tu che li difendi con armi rudimentali, con bombe puzzolenti , sei un “ecoterrorista” inviso al mondo intero (e a innumerevoli frange “animaliste”). Questa è la logica di una specie spietatamente egemone sul pianeta. Una specie “nazista” verso le altre specie. Una specie che ha ideato un apparato giuridico – teologico – filosofico – scientifico che giustifica il massacro perenne del non umano. Una specie che ha innalzato la mistificazione come una cattedrale gotica verso il vuoto cielo.
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Il vergognoso silenzio dei media davanti alla sofferenza del non umano intervista a Marilda Bonanni, giornalista “animalista”

IL VERGOGNOSO SILENZIO DEI MEDIA
DAVANTI ALLA SOFFERENZA DEL NON UMANO

INTERVISTA A MARILDA BONANNI
GIORNALISTA “ANIMALISTA”


•Il disprezzo mediatico per il non umano
• “Sei una maledetta animalista!”
• I cagnolini con il cappelletto da clown
• La ricerca sulla tratta costa troppo
• “Cari Scalfari, Augias e Mancuso, l’imperativo categorico è limitato a una sola specie?”
• Sapete quanti siamo noi che rispettiamo il non umano?
• I Jihadisti torturano i cuccioli di Omar, il figlio di Bin Laden.
• I nemici del non umano

RICCI: Marilda, lei è di Napoli, vero?

BONANNI: Si…
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